Registrazioni fatture emesse in regime di split payment (scissione dei pagamenti) 

Dal 1 gennaio 2015 le fatture emesse nei confronti degli enti della Pubblica Amministrazione, e non assoggettate a ritenuta di acconto, sono soggette allo split payment, cioè il destinatario non liquida l'intera fattura ma solamente l'importo senza IVA; l'IVA viene versata direttamente dall'Ente allo Stato, e pertanto, sia pur presente in fattura, l'IVA non deve venir calcolata a debito nella liquidazione periodica.
Se la fattura deve essere emessa in regime di reverse charge (ad esempio per prestazioni di pulizia), naturalmente va usato il corrispondente codice.
Le fatture emesse in regime di split payment devono riportare una annotazione con la dicitura "scissione dei pagamenti".
Le fatture destinate alla Pubblica Amministrazione, dal 31 marzo 2015, devono essere emesse obbligatoriamente in modalità elettronica. Visto che le fatture in regime di split payment sono destinate solo alla PA, e non ad altre tipologie di clienti, il programma controlla che le fatture destinate ai clienti PA contengano solo codici IVA relativi allo split payment (o codici di non imponibilità, esenzione, o reverse charge), mentre quelle destinate agli altri clienti non contengano codici IVA di split payment. Poichè fino al 30 marzo 2015 le fatture destinate a certe PA (comuni, regioni, ASL, ...) vengono emesse in maniera cartacea e non elettronica, è possibile che il programma segnali l'uso improprio di codici split payment, non riconoscendo il cliente destinatario di una fattura cartacea come PA; naturalmente è possibile confermare l'apparente anomalia, e proseguire.

Creazione del codice IVA
Nella funzione 103 (Archivio aliquote e codici IVA) creare il nuovo codice (per esempio 22S; ricordo che i codici IVA possono essere composti da un massimo di tre caratteri alfanumerici), immettere l'aliquota corrispondente nel campo "aliquota", e attivare l'opzione "split payment"; confermare con OK, e poi uscire. Naturalmente è possibile creare più codici relativi allo split payment, se ci sono più aliquote IVA diverse nelle fatture da emettere.

Emissione della fattura
Utilizzare nella redazione della fattura i codici IVA relativi allo split payment. Il programma controlla che tali codici siano utilizzati solamente nelle fatture destinate alla Pubblica Amministrazione, e che non siano stati indicati sia codici di IVA normale che in split payment. Il programma riporta automaticamente in fattura l'annotazione "Operazione in regime di scissione dei pagamenti".

Registrazione di primanota
Considerato che le fatture in regime di split payment non sono considerate emesse con "iva in sospensione", ma con "iva ad esigibilità immediata", è possibile registrare, contestualmente alla fattura, lo storno dell'IVA a debito, e la corrispondente diminuzione del credito dei confronti del cliente, che è debitore appunto non dell'intero importo della fattura, ma solamente della parte imponibile. E' pertanto necessario creare una ulteriore causale di primanota, che appunto registri questo storno, e che può essere inserita nell'attuale catena di causali utilizzata nella registrazione delle fatture di vendita, tra quella relativa all'IVA e quella relativa ai ricavi.
Come esempio, simuliamo la registrazione di una fattura emessa per euro 122,00 (imponibile di 100 euro, e IVA al 22% in split payment). Il codice IVA per indicare l'IVA al 22% in split payment viene indicato come 22S. Le registrazioni da effettuare seguiranno il seguente schema:

fattura vendita

DARE

AVERE

DESCRIZIONE

IMPORTO

cliente fattura nnn 122,00
IVA debito IVA scissione pagam. Ft. nnn 22,00
IVA debito cliente storno IVA scissione pagam. Ft. nnn 22,00
conto ricavi ricavo su Ft. nnn 100,00
Aliquota Imponibile Imposta
22S 100,00 22,00





Possiamo quindi creare la seguente causale con la funzione 204 "Archivio causali primanota" (ovviamente i codici qui usati sono solo indicativi, e possono essere modificati a piacere dall'utente, con la sola accortezza di segnalare correttamente la causale presente nel campo "causale collegata"):

codice IS
descrizione storno IVA scissione pagamenti
mastro dare Mastro IVA debito
sottoconto dare Conto IVA debito
mastro avere Mastro clienti
sottoconto avere $C
formula IVASPLIT
causale collegata R2
sempre visualizzata (vuoto)
tipo registrazione Altre registrazioni
segno (vuoto)
numerazione (vuoto)

E' necessario che il campo "causale collegata" indichi la causale della riga relativa alla registrazione dei ricavi (normalmente la terza riga della registrazione). Il codice $C, presente nel campo sottoconto avere, permette la riproposizione automatica del codice cliente indicato nella prima riga della registrazione.
E' poi necessario modificare la causale collegata della causale relativa alla registrazione dell'IVA a debito (normalmente la seconda riga della registrazione) indicando il codice di questa causale appena creata (in questo esempio, IS). Se è necessario registrare anche eventuali note di rettifica (note di accredito) relative a fatture in split payment, basta creare un'altra causale simile a questa, con i dati di dare e avere scambiati fra loro, e modificare le causali collegate per ricreare la corretta catena di registrazione.

Liquidazioni periodiche
Nelle liquidazioni l'IVA soggetta a split payment viene indicata separatamente da quella, con la stessa aliquota, ad esigibilità normale; e il relativo importo viene indicato fra parentesi, e non viene conteggiato nella somma dell'IVA a debito.

Normativa di riferimento
Lo split payment è previsto dall'art. 17-ter del DPR 633/1972, che è stato introdotto dall'art. 1 comma 629 lettera b) della Legge 190/2014 (la legge di stabilità 2015). Il Decreto 23/01/2015 del Ministero dell'Economia e Finanze, pubblicato sulla GU del 03/02/2015, detta istruzioni operative sull'utilizzo di questa modalità.

Paolo Serial
consulenza informatica e realizzazione software
Partita IVA 00951290329

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(aggiornato al 04/02/2015)