Fatture con IVA differita
Contenuto:
registrazione fatture acquisti
pagamento
fattura acquisti
registrazione fattura vendita
incasso fattura vendita
fatture ai sensi dell'art. 6 comma 2 del DPR
633/72 (cessioni allo Stato)
controllo delle registrazioni
liquidazioni periodiche
passaggio al
nuovo esercizio
configurazione azienda
emissione
fatture
contabilizzazione
automatica
REGISTRAZIONE FATTURE ACQUISTI CON IVA DIFFERITA
E' necessario avere creato una causale relativa a queste operazioni, ed avere nel piano dei conti una voce attiva relativa al "credito IVA differito". La catena di causali da utilizzare potrebbe essere come la seguente (ovviamente tutti i codici e le descrizioni sono a scelta dell'utente, qui sono indicati a solo scopo dimostrativo):
codice | AD |
descrizione | Fattura acquisto con IVA differita |
dare | (vuoto) |
avere | Mastro fornitori |
formula | (vuoto) |
causale collegata | A1 |
causale pilota | si |
tipo registrazione | Fatt. acquisti IVA differita |
segno | Registrazione normale |
numerazione | Numero doc. incrementato |
codice | A1 |
descrizione | IVA calcolata su ft |
dare | Mastro/conto credito IVA differita |
avere | (vuoto) |
formula | IVA |
causale collegata | XX (la causale della terza riga delle registrazioni normali di acquisto) |
sempre visualizzata | no |
tipo registrazione | Altre registrazioni |
segno | (vuoto) |
numerazione | (vuoto) |
PAGAMENTO DI UNA FATTURA DI ACQUISTO CON IVA DIFFERITA
Poichè l'Iva di una fattura emessa da un fornitore che ha
scelto il regime dell'Iva differita non può essere portata in detrazione finchè
non è stata pagata, è necessario effettuare correttamente anche la registrazione
di tale pagamento. A tal fine è necessario utilizzare una causale specifica;
poichè queste operazioni concorrono alle liquidazioni periodiche Iva, il calcolo
definitivo di una liquidazione rende anche queste registrazioni non
modificabili.
La catena di causali da
utilizzare potrebbe essere come la seguente (ovviamente tutti i codici e le
descrizioni sono a scelta dell'utente):
codice | PD |
descrizione | Pagamento fatt. acq. con IVA differita |
dare | Mastro fornitori |
avere | Mastro/conto banca |
formula | (vuoto) |
causale collegata | P1 |
causale pilota | si |
tipo registrazione | Pagam. fatt. IVA differita |
segno | Registrazione normale |
numerazione | Numero doc. invariato |
codice | P1 |
descrizione | Giroconto IVA differita |
dare | Mastro/conto credito IVA |
avere | Mastro/conto credito IVA differita |
formula | IVA*RIGA1/SALDO |
causale collegata | (vuoto) |
sempre visualizzata | no |
tipo registrazione | Altre registrazioni |
segno | (vuoto) |
numerazione | (vuoto) |
Per poter utilizzare la causale PD, è necessario indicare il numero del
documento che si sta pagando, e che quindi deve essere stato precedentemente
registrato. Il programma provvederà automaticamente ad indicare il codice del
fornitore, e l'importo da saldare. Nel raro caso che esistano due documenti con
lo stesso numero emessi da due fornitori diversi, il programma ne indica uno, ed
è quindi compito dell'utente modificare il codice del fornitore. Se il pagamento
non viene effettuato integralmente (e quindi anche l'iva che si porta in
detrazione deve essere proporzionalmente ridotta), è naturalmente possibile
indicare un importo diverso rispetto a quello proposto. Alla conferma della
riga, il programma comunque controlla l'esattezza delle indicazioni relative a
numero del documento e fornitore, e la congruità dell'importo pagato. Confermata
la prima riga, il programma propone la seconda riga, relativa al giroconto
dell'Iva, da conto Credito IVA differita a quello di Credito IVA detraibile (o
Erario c/to IVA). La formula indicata permette al programma di proporre
l'importo corretto dell'Iva anche in presenza di pagamento parziale. Se sono
presenti varie modalità di pagamento, in analogia a quanto codificato per i
pagamenti delle fatture con Iva "normale", è naturalmente possibile creare più
causali, simili alla PD, con altri conti in avere (cassa, altre banche, ecc)
Nell'improbabile caso che sia necessario rettificare un pagamento, è possibile
creare una catena di causali, simmetriche rispetto a quelle del pagamento, che
stornano l'operazione. Per altri dettagli, vedi qui sotto le istruzioni per
creare le causali relative alla rettifica di un incasso.
REGISTRAZIONE FATTURE VENDITA CON IVA DIFFERITA
Se l'azienda ha scelto il regime dell'IVA differita, può
emettere fatture con questa modalità ai clienti con partita IVA (e non ai
clienti privati). E' necessario avere creato una causale relativa a queste
operazioni, ed avere nel piano dei conti una voce passiva relativa al "debito
IVA differito".
La catena di causali
da utilizzare potrebbe essere come la seguente (ovviamente tutti i codici e le
descrizioni sono a scelta dell'utente, qui sono indicati a solo scopo
dimostrativo):
codice | VD |
descrizione | Fattura vendita con IVA differita |
dare | Mastro clienti |
avere | (vuoto) |
formula | (vuoto) |
causale collegata | V1 |
causale pilota | si |
tipo registrazione | Fatt. vendita IVA differita |
segno | Registrazione normale |
numerazione | Numero doc. incrementato |
codice | V1 |
descrizione | IVA calcolata su ft |
dare | (vuoto) |
avere | Mastro/conto debito IVA differita |
formula | IVA |
causale collegata | XX (la causale della terza riga delle registrazioni normali di vendita) |
tipo registrazione | Altre registrazioni |
segno | (vuoto) |
numerazione | (vuoto) |
INCASSO DI UNA FATTURA DI VENDITA CON IVA DIFFERITA
Poichè l'Iva di una fattura emessa nei confronti di un
cliente operatore economico (con partita IVA) non diventa
esigibile finchè non è stata pagata, è necessario effettuare correttamente
anche la registrazione di tale incasso. A tal fine è necessario utilizzare una
causale specifica; poichè queste operazioni concorrono alle liquidazioni
periodiche Iva, il calcolo definitivo di una liquidazione rende anche queste
registrazioni non modificabili.
La catena di causali da utilizzare potrebbe
essere come la seguente (ovviamente tutti i codici e le descrizioni sono a
scelta dell'utente):
codice | ID |
descrizione | Incasso fatt. vend. con IVA differita |
dare | Mastro/conto banca |
avere | Mastro clienti |
formula | (vuoto) |
causale collegata | I1 |
causale pilota | si |
tipo registrazione | Incasso fatt. IVA differita |
segno | Registrazione normale |
numerazione | Numero doc. invariato |
codice | I1 |
descrizione | Giroconto IVA differita |
dare | Mastro/conto debito IVA differita |
avere | Mastro/conto debito IVA |
formula | IVA*RIGA1/SALDO |
causale collegata | (vuoto) |
tipo registrazione | Altre registrazioni |
segno | (vuoto) |
numerazione | (vuoto) |
Per poter utilizzare la causale ID, è necessario indicare il numero del documento di cui si registra l'incasso, e che quindi deve essere stato precedentemente registrato. Il programma provvederà automaticamente ad indicare il codice del cliente, e l'importo da saldare. Nel raro caso che esistano due documenti con lo stesso numero emessi a due clienti diversi (potrebbe essere lo stesso numero dell'anno precedente), il programma ne indica uno, ed è quindi compito dell'utente modificare il codice del cliente. Se l'incasso non è integrale (e quindi anche l'iva a debito viene proporzionalmente ridotta), è naturalmente possibile indicare un importo diverso rispetto a quello proposto. Alla conferma della riga, il programma comunque controlla l'esattezza delle indicazioni relative a numero del documento e cliente, e la congruità dell'importo pagato. Confermata la prima riga, il programma propone la seconda riga, relativa al giroconto dell'IVA, da conto Debito IVA (o Erario c/to IVA) a quello di Debito IVA differita. La formula indicata permette al programma di proporre l'importo corretto dell'Iva anche in presenza di pagamento parziale. Se sono presenti varie modalità di pagamento, in analogia a quanto codificato per i pagamenti delle fatture con Iva "normale", è naturalmente possibile creare più causali, simili alla ID, con altri conti in avere (cassa, altre banche, RID, carte credito, ecc)
In rare condizioni, potrebbe essere necessario rettificare la registrazione di un incasso. Ad esempio, la banca potrebbe prima accreditare l'importo di una ricevuta, e in seguito segnalare l'insoluto. Se è necessario gestire una situazione del genere, basta creare una catena di causali speculare rispetto a quella dell'incasso, e che indichi che si tratta di una registrazione negativa (anche in questo esempio ovviamente tutti i codici e le descrizioni sono a scelta dell'utente):
codice | SD |
descrizione | Storno incasso fatt. vend. con IVA differita |
dare | Mastro clienti |
avere | Mastro/conto banca |
formula | (vuoto) |
causale collegata | S1 |
causale pilota | si |
tipo registrazione | Incasso fatt. IVA differita |
segno | Registrazione negativa (es. nota credito) |
numerazione | Numero doc. invariato |
codice | S1 |
descrizione | Giroconto IVA differita |
dare | Mastro/conto debito IVA |
avere | Mastro/conto debito IVA differita |
formula | IVA*RIGA1/SALDO |
causale collegata | (vuoto) |
tipo registrazione | Altre registrazioni |
segno | (vuoto) |
numerazione | (vuoto) |
Per poter utilizzare la causale SD, è necessario indicare il numero del
documento di cui si registra l'incasso, e che quindi deve essere stato
precedentemente registrato. Il programma provvederà automaticamente ad indicare
il codice del cliente, e l'importo dell'ultimo incasso. Il programma visualizza
un messaggio di errore se non ci sono ancora incassi relativi al documento, o se
si cerca di rettificare un importo superiore agli incassi già registrati.
Ai fini della liquidazione IVA, viene presa in considerazione la data della
registrazione; quindi se viene registrato un incasso il 31 marzo, e la relativa
rettifica il 2 aprile, l'IVA relativa alla fattura incassata verrà considerato
come esigibile nella liquidazione del mese di marzo, e verrà poi stornato nella
liquidazione di aprile; verrà nuovamente considerato esigibile al momento della
registrazione del (nuovo) incasso.
FATTURE CON IVA DIFFERITA AI SENSI DELL'ART. 6 COMMA 2 DEL DPR 633/72 (cessioni allo Stato)
E' possibile utilizzare lo stesso schema per le fatture emesse con IVA differita, nei confronti dello Stato, enti pubblici territoriali, ecc. Poichè in questo caso si potrebbero dover registrare dei pagamenti relativi a fatture emesse prima del 2009, è necessario creare manualmente i dati relativi a tali fatture. A questo scopo, è disponibile una apposita funzione, che può essere attivata dalla videata di "Immissione primanota" (funzione 205), menù "Utilità", scelta "Gestione manuale IVA differita". I dati relativi alla rata 0 si riferiscono alla fattura, quelli della rata 1 (e successive, se esistono) ai pagamenti.
CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI CON IVA DIFFERITA
E' disponibile una nuova funzione (310, Riepilogo fatture IVA differita) che
permette di ottenere la stampa delle fatture registrate o pagate in un
determinato periodo (divise per Acquisti e Vendite). E' anche possibile ottenere
una stampa delle fatture ancora aperte, di cui cioè non è stato registrato il
saldo completo. Si ricorda che l'esigibilità o detraibilità delle fatture ad Iva
differita è proporzionale al loro pagamento.
Nei registri IVA di prova (funzione 304) è presente una colonna intestata come DF:
tutte le registrazioni di fatture acquisto o vendita in regime di IVA differita
sono indicate con un asterisco * .
In presenza di fatture ad Iva differita, la liquidazione ne tiene
automaticamente conto, indicando l'importo dell'Iva differita immediatamente
sotto ai totali degli Acquisti e Vendite (e dei relativi sezionali, se
esistono), e dell'Iva diventata esigibile o detraibile a seguito di pagamenti
nella parte finale della liquidazione, al momento del calcolo dell'Iva a debito.
Il dettaglio delle operazioni per cui in liquidazione viene calcolta l'IVA
esigibile o detraibile può essere ottenuto con l'apposita stampa della funzione
310, Riepilogo fatture IVA differita.
In caso di fatture non ancora saldate, con data antecedente di 12 mesi a quella
di liquidazione, viene visualizzato un apposito messaggio di avviso, in quanto
la normativa del DL 83/2012 prevede che comunque dopo 12 mesi l'Iva diventa
normalmente esigibile o detraibile, indipendentemente dal pagamento. E'
responsabilità dell'utente gestire tale situazione, per esempio registrando un
pagamento della fattura, con successivo storno dell'importo, e il giroconto
dell'Iva da differita a credito/debito, ovvero ignorando il messaggio in caso di
fattura emessa ai sensi dell'art. 6 comma 2 del DPR 633, per la quale il limite
dei 12 mesi non è operante.
Quando si crea l'azienda per il nuovo esercizio, con la funzione 923, i dati relativi alle fatture con Iva differita vengono automaticamente trasferiti da un esercizio all'altro. Poichè naturalmente è possibile che, dopo la creazione del nuovo esercizio, vengano effettuate nuove registrazioni e modifiche nell'anno precedente, è possibile in ogni momento ritrasferire i nuovi dati da un esercizio all'altro; è necessario essere posizionati nell'esercizio "nuovo", aprire la videata relativa alla Gestione delle registrazioni di IVA differita (andando in Immissione Primanota, funzione 205, scegliere il menù "Utilità", e quindi la scelta "Gestione manuale IVA differita"); in questa videata, scegliere il menù "Utilità", e quindi la scelta "Trasferimento registrazioni esercizio precedente". Vengono segnalate eventuali anomalie, che devono eventualmente essere corrette manualmente.
CONFIGURAZIONE AZIENDA IN REGIME DI IVA DIFFERITA
E' disponibile l'apposita opzione, nella funzione 101 (Anagrafica azienda),
scheda "Contabilità". Quando si attiva il regime di Iva differita, il programma
richiede se si vuole modificare contestualmente la corrispondente opzione
nell'Anagrafica clienti, permettendo di controllare automaticamente la coerenza
delle registrazioni in contabilità delle fatture e dei relativi incassi, e
delle fatture (e DdT) da emettere. Si ricorda che, essendo il differimento
dell'Iva possibile solamente con altri operatori economici soggetti ad Iva,
l'opzione nei clienti viene attivata solo nei clienti con partita IVA, quindi
solo clienti italiani e con codice fiscale che non inizia con "8" e "9".
Se l'azienda ha attivi più
sezionali, è possibile, anche se non obbligatorio, indicare un
sezionale predefinito per i documenti di vendita (fatture e
DdT) con Iva differita.
EMISSIONE DOCUMENTI CON IVA DIFFERITA
Nella testata delle funzioni 607 (Documento di Trasporto)
e 609 (Fattura immediata) è disponibile, sulla destra, una opzione per indicare
se il documento è emesso in regime di Iva differita. Il programma effettua un
controllo di coerenza tra le impostazioni dell'azienda e quelle del cliente,
segnalando eventuali possibili problemi.
Nella produzione delle fatture
riepilogative (funzione 608), il programma se necessario suddivide e
riordina i DdT in base al tipo di regime Iva indicato.
Sono inoltre disponibili due nuove variabili, utilizzabili
nella stampa delle fatture:
F25, che contiene il testo "Documento
ad esigibilità IVA immediata" oppure "Documento ad esigibilità IVA
differita";
F26, che contiene il testo "Documento ad esigibilità IVA
differita" oppure è vuoto.
CONTABILIZZAZIONE AUTOMATICA FATTURE EMESSE CON IVA DIFFERITA
Se si utilizza la funzione 617 (Contabilizzazione automatica), in presenza di fatture emesse con Iva differita, è necessario aver indicato il Mastro e il Conto relativo al conto "IVA debito differito" nella configurazione dei "Conti fondamentali" (funzione 203). Nella stampa delle fatture da contabilizzare (funzione 614), le fatture con Iva differita sono indicate con un asterisco nell'ultima colonna (con intestazione ID, Iva Differita)
(aggiornato al 04/05/2013)