Registrazioni fatture ricevute da soggetti residenti in altri paesi della UE
Per registrare una fattura emessa da un fornitore di un altro
paese della Unione Europea (le cosiddette fatture intraCEE), è necessario prima
effettuare alcune configurazioni:
scegliere l'azienda su cui si intendono effettuare le registrazioni;
scegliere la funzione 101 (Anagrafica azienda);
nella scheda "Contabilità" attivare l'opzione "Sezionali IVA";
nella scheda "Opzioni IVA" attivare l'opzione "Iscrizione VIES", e poi indicare
il sezionale desiderato per queste registrazioni (ad esempio il sezionale 2) sia
nella colonna "sez. autofattura" che "sez. acquisti" nelle righe "IVA acquisti
beni intracee" e "IVA acquisti servizi intracee"; attivare anche l'opzione
"assegnazione protocollo", e invece verificare che non sia attiva l'opzione "stampa
autofattura". Per ulteriori considerazioni su queste scelte, leggere le relative
note al termine di queste informazioni;
confermare le modifiche effettuate, con il bottone "OK", e uscire.
E' inoltre necessario creare un conto d'ordine, per poter bilanciare le registrazioni
sui due registri IVA; pertanto:
attivare la funzione 202 (Archivio piano dei conti);
indicare il mastro dei conti d'ordine (o se non esiste ancora, crearlo);
immettere il nuovo codice per il conto;
immettere una denominazione (per esempio "giroconto per documenti intra CEE", o
descrizione equivalente;
salvare il nuovo conto, e uscire.
Se le registrazioni sono fatte in maniera corretta, questo conto riporterà sempre
un saldo zero.
Si ricorda che non è possibile effettuare operazioni intracomunitarie, né di
acquisto né di vendita, se non si è provveduto alla iscrizione al VIES (VAT
Information Exchange System; fino al 2010
ogni partita IVA italiana era autorizzata a tali operazioni, ma da quella data è
necessario richiedere esplicitamente, per le nuove aziende e per chi non avesse
fatto in precedenza simili operazioni, l'autorizzazione all'Agenzia delle Entrate).
Registrazioni fatture ricevute
Per registrare una fattura ricevuta, senza indicazione
dell'IVA, è necessario registrare il documento integrato nel registro delle
vendite
(per segnalare il debito IVA), e nel registro degli acquisti (per pareggiare il
debito IVA).
Prima di procedere è necessario aver
creato il conto d'ordine, e inoltre verrà
automaticamente utilizzato il sezionale indicato della configurazione dell'anagrafica
aziendale.
Come esempio,
simuliamo la registrazione di una fattura ricevuta per euro 100,00
(ovviamente senza IVA, ma la cui aliquota normale sia il 21%).
Le registrazioni da effettuare seguiranno il
seguente schema:
fattura acquisto (registro IVA acquisti)
DARE |
AVERE |
DESCRIZIONE |
IMPORTO |
fornitore | fattura nnn | 100,00 | |
IVA acquisti | giroconto acquisti intraCEE | IVA calcolata su Ft. nnn | 21,00 |
conto acquisti | acquisti su Ft. nnn | 100,00 |
Aliquota | Imponibile | Imposta |
21 | 100,00 | 21,00 |
documento integrato (registro IVA
vendite) DARE AVERE DESCRIZIONE IMPORTO
giroconto acquisti intraCEE
documento integrato intraCEE
121,00
IVA vendite
IVA calcolata su ft. intraCEE n.
21,00
giroconto acquisti intraCEE
giroconto acquisti intraCEE
100,00
Aliquota
Imponibile
Imposta
21
100,00
21,00
Possiamo quindi creare le seguenti causali con la funzione 204 "Archivio causali primanota" (ovviamente i codici qui usati sono solo indicativi, e possono essere modificati a piacere dall'utente, con la sola accortezza di segnalare correttamente la causale presente nel campo "causale collegata"):
codice | FC |
descrizione | Fattura fornitore intraCEE |
dare | (vuoto) |
avere | Mastro fornitori |
formula | (vuoto) |
causale collegata | YL |
causale pilota | si |
tipo registrazione | Fatt. acquisti intracee beni |
segno | Registrazione normale |
numerazione | Numero doc. incrementato |
codice | YL |
descrizione | IVA calcolata su ft. $P |
dare | conto IVA acquisti (credito IVA) |
avere | giroconto acquisti intraCEE |
formula | IVA |
causale collegata | YM |
tipo registrazione | Altre registrazioni |
segno | (vuoto) |
numerazione | (vuoto) |
codice | YM |
descrizione | acquisto su ft. intraCEE |
dare | conto acquisti |
avere | (vuoto) |
formula | TOTDOC |
causale collegata | (vuoto) |
sostituzione dare | sì |
tipo registrazione | Altre registrazioni |
segno | (vuoto) |
numerazione | (vuoto) |
codice
AC
descrizione
doc. integrato fatt. intraCEE
dare
giroconto acquisti intraCEE
avere
(vuoto)
formula
(vuoto)
causale collegata
YN
causale pilota
si
tipo registrazione
Documento integrato intracee beni
segno
Registrazione normale
numerazione
Numero doc. incrementato
codice
YN
descrizione
IVA su doc.integrato intraCEE
dare
(vuoto)
avere
conto IVA vendite (debito IVA)
formula
IVA
causale collegata
YP
tipo registrazione
Altre registrazioni
segno
(vuoto)
numerazione
(vuoto)
codice
YP
descrizione
giroconto doc. integrato ft. intraCEE
dare
(vuoto)
avere
giroconto acquisti intraCEE
formula
RESTO
causale collegata
(vuoto)
tipo registrazione
Altre registrazioni
segno
(vuoto)
numerazione
(vuoto)
Il fornitore deve avere indicato nell'anagrafica (funzione 107)
il codice di uno stato della UE, oppure una partita IVA italiana nel caso abbia
deciso di utilizzare un rappresentante fiscale (in questo caso la partita IVA
dovrebbe avere "999" nella quartultima, terzultima, penultima cifra): in caso
contrario verrà visualizzato un apposito messaggio di avviso. E' comunque
possibile che l'azienda estera abbia richiesto una partita IVA italiana "normale";
si consiglia in tal caso di verificare con attenzione, con le apposite interrogazioni
disponibili sul sito dell'Agenzia delle Entrate, che la partita IVA indicata sia
valida, attiva, e coerente con i dati presenti sul documento.
Prima dell'immissione dell'importo, viene visualizzata una
videata che richiede ulteriori dati relativi alla fattura. Nella prima sezione
viene proposta la valuta del paese del fornitore, e viene chiesto il relativo
importo in valuta: si fa presente che per le fatture emesse in paesi che non
adottano l'Euro, deve sempre essere indicato il valore in valuta estera, anche
se il documento è redatto in Euro. Per facilitare l'operazione, è disponibile
un bottone che permette di recuperare il cambio ufficiale della Banca d'Italia;
visto che tale cambio non viene definito il sabato, e nelle giornate festive, nel
caso il documento abbia una di queste date deve essere indicato il giorno valido
più vicino, per ottenere il valore richiesto, che può comunque essere immesso anche
manualmente. Nella seconda e terza sezione vengono richiesti i dettagli della
transazione, che sono necessari solo se si intende procedere alla successiva
produzione automatica dei dati per le comunicazioni INTRA o quella black-list. Si
può comunque procedere senza indicare tutti i dati, dopo aver confermato l'apposito
messaggio di avviso. Questa videata può essere visualizzata e integrata anche
manualmente, con il bottone "Altri dati" che si trova in alto a destra.
E' attivo il
completamento automatico della registrazione sul registro vendite. Quindi, in
questo esempio, dopo aver effettuato la registrazione di acquisto, pilotata dal
codice "FC", verrà automaticamente proposta la causale "AC" nella registrazione
successiva, e tutti i campi saranno già predisposti; basta confermare ogni riga
e il dettaglio dell'IVA.
Anche per queste causali, come per tutte le altre riguardanti operazioni IVA,
è possibile con semplicità
realizzare le corrispondenti causali per le note di credito: basta visualizzare
il codice della fattura, e scegliere dal menu "Utilità" la voce "Crea nota credito"
(se risulta disabilitata, significa che è già esistente una causale simmetrica,
correlata alle note di credito). Viene presentata una tabella con codici e
descrizioni invertite rispetto a quelle correnti; verificare se il testo della
descrizione e i codici sono soddisfacenti, e se è il caso rettificarli manualmente;
la correzione è necessaria se qualche codice ha lo sfondo rosso, in quanto tale
condizione indica che quel codice è gia esistente.
Altre informazioni
La configurazione standard proposta è quella ritenuta più semplice
e lineare per la registrazione di queste fatture, ma può anche essere modificata.
Produce comunque due registri IVA, uno relativo agli acquisti e uno relativo alle
cessioni. Digitando la causale della operazione, viene automaticamente impostato
il corretto sezionale, come immesso nella configurazione. Alla conferma della
registrazione di acquisto, viene indicato oltre al numero di registrazione, anche
il numero di protocollo: tale numero viene utilizzato automaticamente nella
registrazione del documento integrato, come numero del documento, con il suffisso
del sezionale (per esempio, il numero del primo documento integrato registrato nel
sezionale due, sarà 1/2). Per tale ragione è necessario che chi non utilizza
normalmente l'assegnazione del protocollo sulle fatture di acquisto stia attento
alla cronologicità delle registrazioni di questo tipo; e in caso di modifiche,
deve fare attenzione alla congruità del protocollo sulla registrazione di acquisto,
e del numero del documento integrato sulle vendite.
E' utile inoltre integrare materialmente la fattura di acquisto, utilizzando il
calcolo effettuato dal programma al momento della registrazione del documento
integrato: deve essere riportato manualmente sul documento il numero assegnato,
l'eventuale cambio, se è redatto in valuta diversa dall'euro, e anche se è emesso
da soggetto con sede in un paese che non ha adottato l'euro; l'imponibile; l'aliquota
IVA e l'importo dell'imposta (ovvero la descrizione dell'eventuale causa di non
imponibilità, esenzione o esclusione); il totale del documento integrato.
Normalmente è sufficiente utilizzare una unica causale per le fatture intraCEE;
se è necessario registrare molte fatture, sia di beni che di servizi, potrebbe
essere utile creare due causali, una con tipo registrazione "Fatt. acquisti
intracee beni" e l'altra "Fatt. acquisti intracee servizi", e le altre due causali
simmetriche per il documento integrato; in tal caso, nei dati aggiuntivi, viene
scelta automaticamente la tipologia "beni" o "servizi", utile per i modelli INTRA
o la black-list.
Si ricorda inoltre che è necessario verificare che sul documento del fornitore
estero siano riportati entrambi i codici identificativi IVA (composti dalla sigla
ISO del paese estero, o "IT" per l'Italia, e il numero assegnato), che non sia
stata addebitata l'IVA, e che è necessario
verificare che il partner estero sia abilitato alle operazioni intracomunitarie,
direttamente dal sito dell'Agenzia delle Entrate, o anche dalla funzione 107 (Archivio
fornitori), con il bottone "Verifica IVA/VAT". In mancanza di uno qualsiasi di questi
requisiti, il documento non può essere considerato una fattura di acquisto intraCEE.
(aggiornato al 29/01/2014)